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Circolare n. 23-25

“BONUS MAMME” 2025

5 novembre 2025

Facendo seguito a quanto già comunicato nella nostra precedente circolare n. 19 dell’08/09/2025, con la presente desideriamo informarvi che l’INPS, dapprima con la circolare n. 139 del 28/10/2025 e poi con successivo messaggio n. 3289 del 31/10/2025, nel richiamare ed illustrare la disciplina normativa che prevede, per l’anno 2025, un’integrazione al reddito per le lavoratrici madri con due o più figli, c.d. Nuovo bonus mamme, ha fornito le indicazioni operative per la presentazione delle relative domande.

Di seguito si forniscono maggiori e più specifiche informazioni sui documenti di prassi sopra citati.

°°°
1) Requisiti di accesso

Ai fini dell’accesso al Nuovo bonus mamme le lavoratrici madri devono possedere, congiuntamente, i requisiti di seguito indicati.

In primo luogo, è necessario rientrare in una delle due categorie relative alla composizione del nucleo familiare:

1. Madri con due figli: rientrano in questa casistica le madri lavoratrici (comprendendo figli adottati o in affidamento preadottivo) il cui figlio più piccolo non abbia ancora compiuto dieci anni. L'esonero spetta fino al mese in cui il secondo figlio compie il decimo anno di età;
2. Madri con tre o più figli: in questo caso, il figlio più piccolo deve avere un’età inferiore a diciotto anni. L'integrazione è dovuta fino al mese di compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo.

Il requisito relativo al numero dei figli appartenenti al nucleo familiare della lavoratrice deve sussistere alla data del 1° gennaio 2025 o si deve perfezionare entro il 31 dicembre 2025. Se tale requisito si perfeziona in un momento successivo al 1° gennaio 2025, il Nuovo bonus mamme spetta a partire dal mese in cui si perfeziona il requisito.

In secondo luogo, le lavoratrici madri in argomento devono essere titolari di un rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, o lavoratrici autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza professionali. Rientrano nell’ambito di applicazione anche i contratti di lavoro intermittenti e quelli a scopo di somministrazione.
L'erogazione spetta unicamente nei mesi in cui il rapporto di lavoro o l’attività autonoma sono vigenti, con esclusione, quindi, dei periodi di sospensione.

Un elemento fondamentale da considerare riguarda le lavoratrici madri con tre o più figli: per queste ultime, il Nuovo Bonus Mamme non è erogato nei mesi in cui risultano già titolari di un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Tale esclusione è stata prevista in quanto queste lavoratrici hanno già accesso a un beneficio alternativo e più ampio: l'esonero totale (100%) dei contributi previdenziali a loro carico (IVS) fino al 31 dicembre 2026, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024. Si precisa che anche i contratti di apprendistato rientrano nella categoria a tempo indeterminato e quindi attivano tale esclusione.

Infine, è previsto un limite di reddito. L’integrazione spetta solo se la somma dei redditi da lavoro (autonomo o dipendente) rilevanti ai fini fiscali per l’anno 2025 è pari o inferiore a 40.000 euro su base annua.

2) Struttura del beneficio e modalità di erogazione

Il Nuovo Bonus Mamme è concepito come un’integrazione economica fissa. L’importo è stabilito in 40 euro mensili per ogni mese o frazione di mese in cui sussiste la vigenza del rapporto di lavoro o dell’attività autonoma nel corso del 2025 per un massimo di 12 mensilità.

L’articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 95/2025 prevede che il Nuovo bonus mamme non concorre alla determinazione del reddito complessivo ai fini fiscali (IRPEF). Inoltre, non rileva ai fini della determinazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

Per quanto riguarda le tempistiche di erogazione, l’INPS ha stabilito che le mensilità spettanti dal 1° gennaio 2025 e fino a novembre saranno corrisposte nel mese di dicembre 2025. Tuttavia, se la domanda viene presentata in un momento non utile per l'erogazione di dicembre, il pagamento slitterà, ma avverrà comunque entro il mese di febbraio 2026, a condizione che la domanda sia stata inoltrata entro il 31 gennaio 2026.


3) Presentazione e gestione delle domande

Per ottenere il Nuovo Bonus Mamme, l'iniziativa spetta alla lavoratrice: il beneficio è erogato dall'INPS esclusivamente su domanda.


Il servizio telematico è stato istituito e reso accessibile tramite il sito istituzionale dell’INPS, al quale è possibile accedere attraverso la propria identità digitale (SPID di livello 2 o superiore, CIE 3.0, CNS o eIDAS). Il percorso da seguire è: “Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Esplora Sostegni, Sussidi e Indennità” > “Per genitori” > “Vedi tutti i servizi” > “Nuovo Bonus mamme”. In alternativa, la domanda può essere presentata tramite il Contact Center Multicanale (ai numeri 803.164 o 06 164.164) o avvalendosi del supporto degli Istituti di Patronato.

L'INPS ha definito due termini per l’invio:

• Termine ordinario: le domande relative ai requisiti già maturati entro la data di pubblicazione della Circolare n. 136 (28 ottobre 2025) devono essere presentate entro il 9 dicembre 2025. Questo termine è stato posticipato dal 7 dicembre (40 giorni dalla pubblicazione della circolare) al 9 dicembre, poiché il 7 e l'8 dicembre sono giorni festivi o pre-festivi.

• Termine successivo: le lavoratrici che perfezionano i requisiti in un momento successivo (ma sempre entro il 31 dicembre 2025) possono presentare la domanda entro il 31 gennaio 2026.

All’atto di presentazione della domanda la richiedente dovrà dichiarare, sotto la propria responsabilità (ai sensi del D.P.R. 445/2000), di possedere congiuntamente tutti i requisiti; dovrà essere altresì indicata la modalità di pagamento prescelta mediante accredito su rapporti di conto dotati di IBAN o bonifico domiciliato.

Le informazioni fornite in fase di domanda saranno sottoposte a controlli (anche a posteriori), e dichiarazioni mendaci comportano non solo sanzioni penali e amministrative, ma anche la decadenza dal beneficio e il recupero delle somme erogate.

Come di consueto lo Studio è a vostra disposizione per qualsiasi approfondimento in materia.

AMARELLI & PARTNERS

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